martedì 19 gennaio 2016

SOGNI NOIR di Brunella Caputo - Cuccioli per i Bastardi di Pizzofalcone di Maurizio de Giovanni




Vide casa sua, d’inverno, un cane nero che correva, sua madre.
Lampi.
Sentì la pelle, la minuscola peluria come seta dolce, quell’odore umido e gradevole.
Il suo ricordo.
Ascoltò voci, tante voci.
Vide ancora il cane, correva sempre.
Sentì ancora la pelle della bambina.
Poi…tempo finito. Fine del ricordo.

Lara, “un fantasma, un’entità fatta d’aria e pulviscolo. Invisibile e muta”.

La storia di "Cuccioli" comincia  con una donna e il suo strano sogno, “un lampo tra coscienza e incoscienza” , che genera strane sensazioni che i sensi portano alla mente nell’attimo esatto in cui il tempo sta per finire.
Un Cucciolo nasce ad aprile e ad aprile si svolge questa incredibile storia in cui ad essere colpiti dalle deviazioni dell’anima sono gli indifesi.
Tanti cuccioli spariscono e un cucciolo viene abbandonato, ad aprile.
E se non arriva nessuno?
Arriveranno.

Arrivano i Bastardi.

Arriva lui,  Francesco Romano, lui con il problema della rabbia che diventa un velo rosso davanti agli occhi. Arriva lui a trovare il fagottino rosa. Gli dà un nome, al fagottino. Lo chiama come lei. Lei, che non riesce a dimenticare. Lei, l’unica.
Le mani.
Le mani che avevano tenuto la bambina gli fanno venire in mente la tenerezza.
Mancanza, di lei.
La bambina sta male. I bambini, anche nell’incoscienza, chiedono aiuto a chi li ama. Ce la farà? Magari è un cucciolo testardo.
E il suo posto è  vicino a quel cucciolo.

Arriva Giorgio Pisanelli,  con il suo ospite e la sua solitudine e la sua ossessione per i suicidi.

Arriva Marco Aragona e due occhi scuri a seguirlo. Dove erano finiti i Cuccioli? C’era qualcuno dietro la loro improvvisa scomparsa?
Per Aragona il momento migliore della giornata è la colazione, perché c’entra l’amore: Irina, i suoi occhi azzurri e la sua voce.
E gli occhi scuri sono quelli  che gli dicono: “tu sei Aragona, il miglior poliziotto che c’è”.

Arriva Il commissario Luigi Palma e il suo appoggiarsi sempre alla scrivania di Ottavia, stavolta a lasciar entrare l’aria dolce di aprile dalla finestra socchiusa. Ma ad aprile il cielo si annuvola spesso.

Arriva Ottavia Calabrese e il suo problema: Riccardo, la sua paura e la sua debolezza, nel peso del carcere a vita che è la malattia di suo figlio, e la sua solitudine, nell’inutilità di una vita piatta con un uomo perfetto.  

Palma e Ottavia e il silenzio tra di loro, carico di emozioni.

Arriva Alessandra Di Nardo e la .22 sotto l’ascella sinistra, e la sua paura di dire, e la sua voglia di fuggire, e la sua certezza di amare. Perché l’amore è necessario alla felicità, ma può essere il più profondo fra gli abissi della disperazione.

Arriva Giuseppe Lojacono. Lui deve entrare. “Il morbo di Caino non conosce guarigioni”. Tutte le sfumature dell’odio lo portano sulla scena del delitto, ogni volta. “L’unica scena sulla quale gli spettatori arrivano quando la rappresentazione è già finita”.
Ma lui  ha il suo cucciolo, lui ha Marinella…

Arriva Lei, la città. E' femmina, senza nessun dubbio. Arriva a far impazzire tutti, senza speranza e senza ritorno.


Maurizio de Giovanni non delude mai. Le sue storie entrano nella mente, attraversano il cuore, si fermano sotto la pelle e restano lì, a far parte di te.
“Cuccioli” per i Bastardi di Pizzofalcone è il racconto di uno straordinario viaggio nell’anima degli indifesi. E’ la storia di cuccioli spariti, di un cucciolo abbandonato e di un cadavere.
Perché un cadavere cambia tutto, nella città femmina, ad aprile.

Brunella Caputo





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