martedì 21 luglio 2015

SOGNI NOIR di Brunella Caputo - L'Anello debole di Piera Carlomagno






Come un sogno.
Ti sembra un sogno, ma poi ti accorgi che sei in un sogno. 
La testa di Elinda rotolava…
Come un sogno.
Poi però ti svegli e ti ritrovi in luoghi incantati. 
E c’è Elena, sveglia da un incubo ancora una volta. Ma solo per poco. Sveglia per poco. Viva per poco.
Le urla, la corsa, lo spavento…
Il ragazzo dell’officina la trovò, ma piangeva che non sapeva niente. Niente.
Elena.
Nessuno la conosceva.
Come un sogno.
Ma ti svegli ancora.
Nella realtà c’è Baricco, lui, il commissario.
E ci sono le voci del popolo, le voci del vicolo, le voci del mare, le voci antiche e quelle nuove…e la strega, quella di Mugnano…
“Elena era bella commissa’”.
“Ma tanto bella che faceva girare la testa”.
Come un sogno.
E c’è donna Flora, e il suo sorriso radioso, e la sua passione, e la sua follia, e il suo amore…e con lei sorridi, come in un bel sogno.
E con Baricco ci sono loro, l’avvocato Brizzi e la giornalista Annaluce…e indagano, e scoprono…
E con loro vieni fuori dal sogno. 
Perché la terribile verità, che farà tremare i palazzi del potere, non è un sogno.

(Brunella Caputo) 

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